Dal 2011 lo Stadio Flaminio è in disuso. Sono passati 5 anni da quando l’impianto costruito nel 1958 dall’Architetto Nervi è stato usato per l’ultima volta nella partita di rugby Italia-Francia, valida per il torneo “6 Nazioni”.
Da allora, degrado, sporcizia, occupazioni abusive, veicoli in sosta selvaggia ed ogni tipo di attrezzatura ridotta in pezzi. Dello Stadio Flaminio non sono rimaste che macerie.
Questa situazione rispecchia quella di molti impianti sportivi nella Capitale.
Siamo convinti che una struttura efficiente sarebbe utile per infondere una nuova cultura sportiva e incoraggerebbe la pratica dello sport, da cui una mentalità indifferente come la nostra si sta distaccando sempre di più. Rappresenterebbe anche un’occasione di svago, di divertimento, di benessere, di miglioramento personale e farebbe crescere sani i ragazzi indirizzandoli verso la giusta strada e, naturalmente, fare sport in un impianto all’altezza renderebbe tutto più proficuo.
Il problema è anche l’utilizzo delle infrastrutture. Forse affidare la gestione ai privati e adibire tali strutture come centri sportivi polivalenti aperti al pubblico, potrebbe essere una valida soluzione. Mettere a disposizione impianti adeguati, ed impiegarli al meglio, permetterebbe una grande crescita, non solo sotto il profilo agonistico, ma anche sotto il profilo sociale, culturale e di immagine per il nostro Paese all’estero.
Il piano di riqualificazione degli stadi sarebbe utile per l’innalzamento dei valori civili e sociali al fine di stimolare gli utenti ad un corretto utilizzo degli impianti, rispettandoli ed avendone cura.
Da atleta mi piacerebbe molto se la ristrutturazione partisse proprio dagli impianti simbolo della Capitale, come lo Stadio Flaminio, secondo stadio di Roma, riportandolo allo stato originario per cui era stato progettato, un importante centro sportivo dotato di piscine, di palestre per la scherma, per allenamenti di lotta, boxe e ginnastica.
Il suo recupero sarebbe sicuramente determinante per questo impianto dal valore inestimabile, purtroppo ormai soffocato dal degrado.
di Simone A. – Liceo Classico Dante Alighieri di Roma
LO STADIO FLAMINIO COME ERA
LO STADIO FLAMINIO COME E’ OGGI