Ma essere uguali agli altri, conviene?

“Crescendo, a scuola, nessuno mi ha mai definito un innovatore. Mi hanno chiamato diverso , mi hanno chiamato strano , e in molti altri modi che non posso dire . Allora per fortuna mia madre mi ha insegnato che essere diversi è una cosa buona , che puoi davvero fare la differenza . Allora tu che vieni chiamato strano , vieni chiamato diverso , coloro che ti criticano non contano niente , le loro parole svaniranno, tu no.”  – Justin Timberlake

Sii te stesso. Sii te stesso nel vestire, nessuno ha il diritto di dirti come vestire.

Sii te stesso nel modo di pensare, nessuno ti può costringere a fare qualcosa che tu non voglia vuoi solo per essere popolare e ben accettato.

Non deve essere una tua preoccupazione vestirti con una camicia rosa, farti i capelli verdi o un piercing al naso, perché importante non deve essere piacere agli altri ma a te stesso.

Non farti le scarpe gialle solo perché vanno di moda o perché se non le hai il gruppo non ti accetta: se è così lascialo il gruppo, vuol dire che non gli interessi realmente.

Devi essere accettato non per come sei fuori, ma per come sei dentro.

Essere diverso dal gruppo può farti acquisire una maggiore sicurezza in te stesso: capita ad esempio perché sei una persone particolarmente sensibile o insicura, una persona che teme molto il giudizio degli altri. Ma per superare questa paura il modo migliore è proprio il cambiamento di qualcosa in te – che sia nel vestire, che sia nel taglio di capelli o  nell’atteggiamento.

Ricorda però, l’importante è che piaccia a te stesso. Sempre.

Vedrai che ogni paura causata dalla tua insicurezza sparirà ed inizierai a non preoccuparti più del pensiero degli altri su di te.

Ecco, in questo caso, potremmo dire che la moda ha una funzione terapeutica su di te.

D’altronde si dice che “il mondo è bello perché è vario”, nessuno è uguale: potremmo assomigliarci, certo, ma mai essere uguali. Non proveremo mai le stesse emozioni di fronte a qualcosa: c’è chi la troverà interessante quel che vede, chi banale, chi mediocre, chi noioso e chi squallido.

Ricorda, nella moda è lo stesso: a chi piace il pantalone stretto, a chi largo; chi ama la tuta e chi ama i jeans; chi adora i mocassini e chi le scarpe da ginnastica. Non siamo uguali e non dobbiamo a tutti i costi cercare di essere uguali a qualcuno o farci piacere qualcosa che non ci piace solo perché va di moda.

E come disse Mark Twain: “Non è bello che tutti si debba pensare allo stesso modo, è la differenza di opinioni quella che rende possibili le corse dei cavalli”.

Edoardo M. – Liceo Classico Dante Alighieri

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